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venerdì 31 agosto 2012

or ora alle 01:09

ciao volevo sapere cosa mi fa venire il senso della partecipazione...

www.faresoldie.com/dap/a/?a=413&p=www.faresoldie.com/fare-soldi-ora


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or ora alle 23:38


ciao volevo sapere da te,  

http://www.faresoldie.com/dap/a/?a=413

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martedì 28 agosto 2012

or ora alle 20:11

ciao volevo sapere da te, la mia impostazione.    


http://www.faresoldie.com/fare-soldi-ora



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OGM: ne mangi ogni giorno senza saperlo!


OGM: ne mangi ogni giorno senza saperlo!or ora alle 23:15


Il dibattito sugli OGM è sempre aperto, la comunità scientifica è divisa tra chi li difende e chi li accusa.
In Italia sono vietati e i consumatori sono tranquilli…
Ma sei sicuro che davvero in Italia non ci siano Organismi Geneticamente Modificati?

OGM: Lo sai che ne mangi ogni giorno?

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, in Italia circola già dal 1974 un alimento OGM, si tratta di uno degli alimenti più utilizzati: il grano!

Sì, sembra incredibile ma ogni giorno mangiamo un cibo OGM senza nemmeno saperlo!

Nel 1974 un gruppo di ricercatori del Cnen, tra cui il professor Scarascia attuale presidente
della Accademia delle scienze di Roma, decise di irraggiare le sementi del Cappelli (la
razza di frumento più utilizzata fino ad allora) con neutroni in modo da ottenere una
mutazione che avesse caratteristiche più favorevoli.

La vecchia razza era troppo alta e comportava problemi nella coltivazione intensiva con
mezzi meccanici ( con il vento le piante di frumento alte anche fino a 1,8 metri si potevano
sdraiare).

La nuova razza ottenuta è da considerare un Organismo Geneticamente Modificato
ma non un organismo transgenico in quanto non sono stati inseriti dei geni diversi
al suo interno ma è stata “solo” stimolata la sua mutazione.

La nuova razza prende il nome di Creso e, anche se cercando su internet potete trovare
schiere di studiosi che lo difendono, affermando che lo si utilizza da 40 anni e ancora non
si sono diffuse epidemie
(motivo per cui quegli stessi studiosi caldeggiano l’introduzione di

alimenti OGM e prendono in giro coloro che non li accettano rivelando loro l’esistenza del
creso, in effetti un OGM che tutti mangiamo da più di trenta anni…),
non è per niente vero
 però che l’introduzione del creso non ha portato a nessun sviluppo di epidemie, infatti il creso è fortemente sospettato di essere alla base del sempre più dilagante morbo celiaco…

Un motivo in più per scegliere sempre più alimenti a base di farro, meglio se integrale!

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lunedì 27 agosto 2012

“Vogliono farti ammalare”


vitamina il segreto per renderla efficace
or ora alle 18:02
Inizio questo articolo riportando un estratto dal libro “Vogliono farti ammalare” di Kevin Trudeau di cui consiglio a tutti la lettura: 

“Molte aziende vendono vitamine solo per far soldi. Esistono varie “classi” di vitamine. La maggior parte delle case produttrici si serve delle più economiche, cioè delle vitamine di sintesi, prodotte in laboratorio. In molti integratori vitaminici e minerali il rapporto proporzionale tra ingredienti non rispecchia alcun modello esistente in natura.

È certamente vero che il nostro organismo non riceve un adeguato apporto di vitamine e minerali, ma la prima cosa da fare per supplire alla carenza è bere succhi vegetali 
( mia nota: rigorosamente provenienti da frutta e verdura biologici e possibilmente spremuti al momento).


Solo in secondo luogo è il caso di ricorrere a integratori nutrizionali integrali, che non sono le classiche e comuni pillole. Per realizzare questi integratori si prendono semplicemente frutti e verdure biologici e non trattati e si concentrano in una tavoletta.


Così si assumono vitamine e minerali in proporzioni assolutamente naturali, senza rinunciare agli enzimi e ai cofattori presenti negli alimenti originali. È interessante notare che nella composizione di molti vegetali un’elevata percentuale di elementi (fino al 30%) sfugge all’analisi scientifica. Ciò significa che con un integratore integrale assumete non solo vitamine, minerali, enzimi e cofattori in proporzioni assolutamente esatte e naturali, ma anche tutte le sostanze che la scienza ancora non è riuscita a classificare.”


Le vitamine che troviamo in farmacia troppo spesso sono prodotti di sintesi sconosciuti dal nostro corpo, privi di tutto quel contorno naturale che aiuta il nostro organismo ad assimilarli e utilizzarli al meglio.

Si stà avvicinando l’inverno e molti iniziano a integrare la loro alimentazione con integratori di vitamina C, per applicare quanto detto sopra, invece di acquistare vitamina C di sintesi ( la classica pillola di vitamina C), preferiamo, per esempio, delle compresse di rosa canina: le bacche di rosa canina sono naturalmente ricche di Vitamina C, le compresse di bacche di rosa canina contengono polvere di bacca essiccata, sono quindi un integratore intero di Vitamina C, oltre alla vitamina contengono tante altre sostanze che fanno in modo che la vitamina venga assimilata nel modo migliore possibile e risulti quindi più efficace!

Un altro modo per assumere vitamina C dalle bacche di rosa canina è quello di recarsi in campagna, dopo le prime gelate invernali, per raccogliere le bacche direttamente dalla pianta e farne poi degli  infusi ricchi di vitamine C…

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È tempo di Arance: usi, proprietà e un liquore!



Arancie, proprietà, usi e una ricetta
or ora alle 17:55

Le arance che compaiono sulle nostre tavole, hanno avuto origine da frutti provenienti dalla Cina e dal Sud-Est asiatico.

Sono un’ottima fonte di Vit C e flavonoidi, molto importanti per rafforzare il sistema immunitario e sconfiggere le infezioni virali. Contengono inoltre acido folico, acido citrico, alcune Vit. B, pectine e carotenoidi, sali minerali come potassio, calcio, magnesio, fosforo e oligoelementi come ferro, rame, zinco manganese e bromo.

Le arance sono uno dei migliori frutti invernali, molto nutritive, rimineralizzanti, tonico muscolare e dei nervi, rinfrescanti, protettive vascolari, diuretiche ed antiossidanti. Leggero lassativo . 

Contengono pochi zuccheri, quindi sono adatte anche a chi deve controllare il peso e a chi ha problemi di glicemia.

Come scegliere le arance

devono essere sode e pesanti al tatto,  il colore deve essere acceso, non scegliete arance mollicce o ammaccate. Utilizzate sempre arance non trattate.
Ovviamente il modo migliore per beneficiare delle sue proprietà e quello di mangiarla fresca e di berne il succo, che va fatto e bevuto, si ritiene che dopo venti minuti dalla spremitura, il contenuto in Vit. C inizi a diminuire. 

Influenza e raffreddore
Spremere un’arancia, aggiungere al succo acqua calda ed un cucchiaino di miele, bere prima di andare a dormire.

Disintossicazione e drenaggio:
Far bollire per 15 minuti un’arancia e tre limoni tagliati a spicchi in un litro di acqua, aggiungere un cucchiaio di miele, far bollire ancora alcuni minuti. Bere durante la giornata.

Maschera per il viso antirughe:
Prendere degli spicchi di arancia e ridurli in poltiglia, applicarli sul viso per 15 minuti, togliere la maschera e lavarsi il viso con acqua tiepida.

Contro le tarme : 
Fare dei sacchettini con scorze di arance secche e chiodi di garofano, appenderli negli armadi.

Ed ecco la ricetta di oggi :-)

Ingredienti:
  • 500 g di alcool a 95°
  • 4 arance non trattate
  • 2 limoni
  • 350 g di miele di acacia
  • 1 bastoncino di cannella o se preferite un pezzo di baccello di vaniglia
  • 3 bacche di ginepro
  • 500 ml di acqua.
Con un pelapatate togliete la scorza alle arance ed ai limoni, mettete le scorze in un vaso con l’alcool e tutti gli ingredienti.
Lasciate in infusione per un mese, ogni tanto agitate il vaso. 
Trascorso questo periodo, filtrate ed imbottigliate. 
Prima di consumare aspettare per almeno tre mesi.
Ottimo tonico e ricostituente. 
Molto buono anche servito fresco.

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domenica 26 agosto 2012

CISTITE: Cause e Rimedi Naturali


Cistsite, cause e rimedi naturali
or ora alle 22:08


La cistite è un’infiammazione della vescica molto comune nelle donne. 
Molto meno frequente nell’uomo, dove in generale è associata ad un ‘infiammazione della prostata. L’infezione è facilmente trasmissibile a causa della prossimità dell’ano, della vagina e dell’uretra. 

La cistite può essere, recidivante e cronica. 
La cistalgia a urine chiare o asettica non è causata da batteri, spesso l’origine è psicosomatica.

CISTITE: Cause e Rimedi Naturali

Alcune cause:
  • batteri che risalgono il condotto urinario (escherichia coli,streptococcus ,ecc..)
     
  • cistiti da candida (micotiche)
     
  • urina infetta
     
  • malattie sessuali trasmissibili
     
  • contraccettivi orali
     
  • alimentazione
     
  • stress
     
  • menopausa ( secchezza vaginale)
     
  • malattie ginecologiche
     
  • renella
     
  • diabete
     
Nelle cistiti acute, i sintomi sono:
Minzioni frequenti e dolorose che possono essere accompagnate da perdite di sangue e pus, brividi, dolori nella parte bassa dell’addome e alla schiena,febbre.
 
Alcuni consigli per prevenire le cistiti:
  • evitare indumenti troppo stretti
     
  • cambiarsi il costume bagnato
     
  • non usare detergenti intimi troppo aggressivi
     
  • non fare lavande vaginali
     
  • curare molto l’igiene durante il ciclo mestruale
     
  • in caso di stitichezza usare periodicamente fermenti lattici
     
Alimenti consigliati:

Bere acqua lontano dai pasti, 
riso, pasta e pane integrali, carne magra, pesce, verdura fresca, frutta fresca, mandorle, yogurt, fibre, legumi.
Aglio e cipolla per le proprietà antibatteriche.
 
Alimenti sconsigliati:
Carne rossa in eccesso, cibi fritti, piccanti e molto unti, pomodori, formaggi stagionati, frutta secca, zucchero, cioccolato, dolci in generale, alcolici, tè ,caffè, bevande gasate.
Piante utili per trattare la Cistite: 
  • Pilosella: diuretica, antisettica, antinfiammatoria sulla mucosa vescicale.
     
  • Uva ursina: da usare per una settimana (controindicata in caso di gastriti ed ernia iatale, in gravidanza e nell’allattamento). Ottima azione antisettica.
     
  • Gramigna e orthosipon: azione diuretica e facilitazione nell’eliminare le scorie.
     
  • Solidago virgo aurea: azione antinfiammatoria, da tenere sempre in considerazione nelle cistiti associate a renella.
     
  • Stigmi di mais ,camomilla, malva, ginepro, erica, equiseto: azione diuretica, antinfiammatoria e sedativa.

Chi ha problemi di cistite dovrebbe tenere sempre in casa un preparato a base di queste piante da prendere ai primi sintomi. 
Integrazione di Vit.C:
Per il sistema immunitario, questo tipo di integrazione ha un effetto acidificante che crea un ambiente sfavorevole alla proliferazione di batteri ( analogo effetto ha l’olio essenziale di tea tree, di timo e di ginepro che spesso vengono inseriti nei prodotti per la cistite).
Mannosio: è uno zucchero naturale che “acchiappa” i batteri, viene eliminato dalle urine insieme ai batteri.
 
Altre Piante utili:
Cranberry (mirtillo rosso americano): contiene sostanze che riescono a limitare l’adesione dei batteri alla vescica, è attivo anche contro escherichia coli. Attualmente è una delle piante più usate anche nelle recidive.
Vaccinium vitis idea (mirtillo rosso): è indicato nelle cistiti della menopausa ed in quelle dei bambini.
 
Nelle cistiti croniche, recidivanti ed acute va associato rame o manganese/rame in oligoelemento per tonificare e rafforzare la vescica.
A volte capita che una cistite si presenti dopo aver mangiato cibi molto speziati, o aver abusato di salumi ed alcolici o aver mangiato troppo,in questo caso possono essere utili impacchi di argilla al basso ventre, per disinfiammare la vescica.

Bollire per circa 15/20 minuti 4 cipolle (gialle) in un litro di acqua, filtrare e bere durante il giorno associando gocce di uva ursina.

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venerdì 24 agosto 2012

Sonnolenza dopo pranzo? Fai attenzione al carico glicemico!


sonnolenza: attenzione al carico glicemico!or ora alle 21:21


Un trucco per superare la stanchezza fisica, uno dei disturbi più diffusi nella società moderna


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Il classico “abbiocco” dopo pranzo è un problema che colpisce molte persone, ma non è affatto naturale. Sebbene l’organismo spenda molta energia per la digestione (infatti è altamente sconsigliato interferire con i processi digestivi facendo attività fisica o intellettuale), questa dovrebbe avvenire quasi “silenziosamente” e dovrebbe lasciarci un senso di appagamento, non certo di sonnolenza.

Cosa provoca la sonnolenza dopo pranzo?

Il colpevole è quasi sempre il carico glicemico, ovvero la misura di quanto ciò che mangiamo fa salire la glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) provocando la famosa altalena insulinica: un pasto con alto carico glicemico provoca un brusco innalzamento della glicemia, a cui seguirà l’intervento dell’insulina che ne abbasserà il livello drasticamente, al di sotto del livello normale, provocando stanchezza sia fisica sia mentale e addirittura fame di carboidrati (infatti in questa situazione il cervello si ritroverà a corto di energie).

Carico glicemico, questo sconosciuto

Forse, leggendo queste righe, avrai associato il carico glicemico al più noto indice glicemico (divenuto famoso “grazie” a diete, come la Montignac, che si basano esclusivamente sulla scelta di alimenti a basso indice glicemico), tuttavia si tratta di valori diversi: quello che molti non sanno è che il carico glicemico è molto più importante e preciso!

Infatti esso tiene in considerazione non solo il tipo di alimento, ma anche la quantità che ne mangiamo. Ora, a nessuno consiglierei mai di tener conto del carico glicemico di ogni cosa che mangia, ma il succo del discorso è che gli alimenti ad alto indice glicemico (esempio le patate bollite), se mangiati in quantità ridotta, sono preferibili ad altri a basso indice glicemico (esempio un piatto di pasta) ma consumato in grosse quantità!

Qualche consiglio per preparare un pasto a basso carico glicemico
Ovviamente, più mangi e più il carico glicemico sarà alto, quindi la prima regola è mangiare sempre fino a sazietà e mai oltre (anche perché così facendo andrai incontro ad altri tipi di disturbi digestivi, come pirosi, digestione lenta ecc). 

In secondo luogo, non esagerare con i cibi ad alto indice glicemico: ad esempio puoi diminuire la pasta (molto meglio se integrale) e completare il pasto con una piccola porzione di legumi, che hanno basso Indice Glicemico e inoltre sono ricchi di fibre, sostanze protettive, amminoacidi e micronutrienti.


La cosa migliore poi sarebbe aprire il pasto con una porzione di verdure crude o cotte, digeribili, dissetanti e sazianti, poiché ricche di fibre.


In conclusione, non credere di poter eliminare l’abbiocco dopo il pasto con un semplice caffè: la caffeina dà subito abitudine e addirittura sarà l’eventuale cucchiaino di zucchero a darti il colpo di grazia (questo spiega come mai certe persone sostengono che il caffè “faccia venire sonno”)!

www.giovbortolisenzafarefatica.blogspot.com

www.lavorodelbusiness.blogspot.com


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Giovanni B

giovedì 23 agosto 2012

Cosa è l’ortoressia? La malattia del mangiare sano!?


ortoressia, la malattia del mangiar sanoor ora alle 23:18

Leggendo le pagine di questo blog alcune persone potrebbero pensare che si tratti di sproloqui di un ortoressico…



 

L’ortoressia è una ossessione maniacale per i cibi sani, è una forma di attenzione abnorme alle regole alimentari
Wikipedia  dà questa definizione di ortoressia:
“Può essere dovuta ad una paura, a volte maniacale, di ingrassare o di non essere in perfetta salute, e conduce, di norma, a un risultato opposto con conseguenze negative sul sistema nervoso, avvertite con difficoltà dal soggetto colpito e in modo evidente da chi lo circonda.
È classificata come disturbo dell’alimentazione, ma non ancora ufficialmente riconosciuta dal mondo psichiatrico e quindi non ancora presente nel manuale americano DSM.
È stata descritta per la prima volta da Steve Bratman nel 1997, dietologo che si autodefinisce “ex-ortoressico” e che ha formulato un questionario allo scopo di identificare questa psicopatologia.
La psicologia odierna tende a dare sempre più peso a questa forma di mania per le regole eccessive, rivolte in particolare al cibo, ritenendo che si stia diffondendo silenziosamente e coinvolga in maggior misura individui di sesso femminile.”
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Credo che in larga parte questa sia una patologia piuttosto creata ad arte per allontanare le persone dalla ricerca della vera salute e longevità, e soprattutto a convincerle a continuare ad acquistare determinate schifezze che troviamo al supermercato, additando come malato chi non le vuole consumare…
Nonostante ciò esistono sicuramente numerose persone che esprimono nelle loro azioni i tratti caratteristici di questo disturbo…
Chiariamo subito però che volere mangiare sano non è una posizione da ortoressico, anche se dall’esterno potrebbe apparire tale: 
questo articolo vuole essere un modo per mettere meglio in chiaro cosa significhi davvero mangiare sano, 
uno strumento per aiutare tutti coloro che stanno provando a mangiare sano ma sono additati come paranoici, 
un modo per aprire gli occhi a chi considera il cibo tutto uguale e mangia di tutto senza valutare nulla…
 
Innanzitutto come ho sottolineato in altri articoli mangiare sano non significa necessariamente cercare di dimagrire, il tipico ortoressico è colui che elimina decine di alimenti perchè convinto che lo fanno ingrassare.
Ma, come abbiamo detto, l’ortoressico è anche colui che elimina degli alimenti perchè non li considera sani… 
Quindi se decidiamo di smettere di mangiare le schifezze che troviamo all’interno di numerosi alimenti che troviamo al supermercato siamo forse da considerare ortoressici? 
Apparentemente sì…

Leggendo però un articolo sull’ortoressia e sul perchè non ha senso essere ortoressici ho trovato questa illuminante frase:
“Per chi è normopeso, non esistono cibi buoni e cibi cattivi.
Una sostanza che è comunque e sempre cattiva non si può ritenere un cibo, a tutti gli effetti è un veleno.”  

E devo dire che mi trova abbastanza d’accordo, anche se apparentemente sembra andare contro a tante cose scritte in questo blog…
Non esistono cibi buoni e cattivi, ma esistono cibi e veleni.

Rifiutarsi di mangiare gli alimenti presenti al supermercato che contengono ingredienti nocivi, 
rifiutarsi di mangiare verdure piene di fitofarmaci, 
rifiutarsi di mangiare un petto di pollo pieno di tossine e antibiotici

non è quindi un atteggiamento da ortoressici, ma è semplicemente l’unico modo per evitare di ingerire ogni giorno veleni!



Un’altra definizione di ortoressia è questa:

“L’ortoressico è colui che crea delle regole ferree relative all’alimentazione ed elimina tutto ciò che non rientra in queste regole ferree”

E questo è importante. 
Nel momento in cui cominciamo a crearci delle regole fisse relative al cibo in per se stesso, a una determinata categoria di alimenti che può essere la carne, le uova o le zucchine piuttosto che le melanzane o il burro allora in quel caso sì che rischiamo di diventare ortoressici: schiavi di regole che con il tempo prendono il sopravvento su di noi allontanandoci dalla consapevolezza di noi stessi e del nostro corpo…
Non esiste la dieta giusta , esistono però cibi e veleni,
e scegliere di eliminare i veleni dalla propria dieta non è certo una volontà che la si può inserire nelle caratteristiche dell’ortoressico, ma piuttosto è una volontà che si può inserire tra le caratteristiche di coloro che stanno risvegliando la propria consapevolezza!
Ortoressia è eliminare cibi che possono (secondo noi) in qualche modo danneggiarci, seguendo regole ferree e precise…

Mangiare sano invece è eliminare i veleni che inconsapevolmente mangiamo ogni giorno…

L’ossessione non è mai positiva, eliminare i veleni contenuti negli alimenti quindi non deve trasformarsi in una ossessione, il tutto va affrontato con consapevolezza e responsabilità:
Consapevolezza della presenza di veleni e delle loro conseguenze
Responsabilità della scelta di mangiarli o meno.
Lo ripeto, esistono cibi e veleni, il nostro compito è scegliere i cibi. 
Spesso però quelli che appaiono cibi sono veleni travestiti!


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Giovanni B

Curcuma: usi proprietà e una ricetta!


curcuma usi e proprietàor ora alle 22:32


La curcuma longa, appartiene alla stessa famiglia dello zenzero, è una pianta erbacea perenne con un grosso rizoma da cui nascono le foglie che crescono fino ad un metro di altezza.

I fiori sono di colore giallo (le varietà da giardino hanno i fiori di colore rosa), la parte utilizzata è il rizoma (contiene i principi attivi) che viene lavato, bollito, pulito, seccato e macinato.

La polvere che si ottiene è il principale ingrediente del curry, è molto usata sia per il sapore che per il colore giallo che ricorda lo zafferano, viene chiamata infatti zafferano delle Indie.

Curcuma: usi proprietà e una ricetta!


L’India è uno dei maggiori produttori della curcuma, questa spezia è usatissima nell’alimentazione di tutto il sud est asiatico, dalla medicina orientale viene utilizzata da almeno 5.000 anni soprattutto per le proprietà digestive, antidiarroiche ed antibatteriche.
Dalla medicina ayurvedica è utilizzata anche come depurativo del fegato, come mucolitico, per i calcoli biliari e come regolatore del metabolismo. Proprietà che oggi sono state tutte confermate.

La curcuma è ricca di potassio e vit C, oltre agli altri principi attivi che contiene, attualmente è oggetto di importanti ricerche scientifiche per un componente: la curcumina, che potrebbe essere di aiuto per contrastare l’insorgere di alcuni tumori (prostata,colon,ecc..).

La curcuma ha inoltre azione antinfiammatoria (reumatismo, artrite, artrosi) ed antiossidante, stimola la secrezione della bile e quindi favorisce l’espulsione di tossine, favorisce anche la metabolizzazione dei grassi può essere di aiuto a chi ha problemi di colesterolo alto.
La curcuma viene venduta in polvere, è importante che sia di produzione biologica, va conservata in luogo fresco ed asciutto, meglio se in un contenitore scuro.
Come utilizzarla:

ideale sarebbe integrarla alla nostra alimentazione di tutti i giorni, due cucchiaini al giorno da aggiungere alla pasta o al riso, o nell’insalata, nello yogurt, nel pesce, ecc…
Importante: siccome l’assorbimento della curcumina nel nostro organismo è scarso, deve essere associata al pepe nero (attenzione al pepe per chi ha problemi di ulcera ed emorroidi) oppure all’olio di oliva. 

In commercio esistono anche degli integratori che contengono curcumina + i principi attivi che ne favoriscono l’assorbimento. 
Va prestata attenzione nell’utilizzo della curcuma a dosaggi elevati in caso di occlusioni delle vie biliari ed in gravidanza, in caso di utilizzo di anticoagulanti ed antiaggreganti piastrinici va sempre consultato personale specializzato

In cucina:
Esistono moltissime ricette a base di curcuma che potete trovare anche girovagando su internet, potete sostituire la curcuma allo zafferano per un bel risotto, oppure fare semplici spaghetti aglio, olio e peperoncino con l’aggiunta di un poco di curcuma ed avrete un bel piatto colorato di giallo, basta un po’ di fantasia….
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Riso al limone (piatto tipico indiano)
Ingredienti:
Riso basmati due tazze,
olio,
mezzo cucchiaino di semi di senape,
mezzo cucchiaino di semi cumino,
mezzo cucchiaino di curcuma,
pepe nero,
succo di un limone,
un pezzetto di zenzero fresco oppure un mezzo cucchiaino in polvere,
sale.
 
Sciogliere il sale e la curcuma nel succo di limone.
In un tegame mettete un po’ di olio extravergine di oliva con la senape e lasciate dorare per alcuni minuti, aggiungete il cumino, lo zenzero ed il pepe.
Buttate nel tegame anche il riso già cotto ed il limone, lasciate sul fuoco per alcuni minuti finchè il riso non prende un bel colore giallo. Aggiustate di sale.
Potete accompagnarlo a pesce e verdure,oppure mangiarlo così….

La curcuma è un’ottima spezia, fatene buon uso




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Giovanni B

mercoledì 22 agosto 2012

Il pasto perfetto? Esiste. Eccolo


or ora alle 22:39
Bere acqua prima dei pasti aiuta a dimagrire

Più che una dieta è la scoperta dell'acqua fredda. E negli Stati Uniti rischia di diventare la dieta del momento da quando dietologi e ricercatori del Virginia Tech si sono messi a studiare il rapporto tra idratazione e perdita di peso e sono riusciti, numeri alla mano, a dimostrare che si può perdere peso senza rinunce e senza modificare l'alimentazione, semplicemente sorseggiandodue bicchieri d'acqua prima di ogni pasto.


Il pasto perfetto? Esiste. Eccolo


Lo studio è stato condotto per tre mesi su 48 adulti in sovrappeso di età compresa tra i 55 e i 75 ani di età. I candidati al test si sono sottoposti a una dieta ipocalorica per circa tre mesi(1.200 calorie al giorno per le donne, 1.500 per gli uomini). A metà delle persone è poi stato chiesto di bere mezzo litro d'acqua prima di colazione, pranzo e cena. Il risultato è stato sorprendente: il gruppo che beveva acqua prima dei pasti aveva perso una media di 7 chili a testa, mentre coloro che non lo avevano fatto erano calati di meno di 5 chili.
Dopo tre mesi, quindi, le persone obese che avevano bevuto mezzo litro d'acqua prima di ogni pasto hanno perso 2,2 kg in più rispetto alle persone che non avevano aumentato l'assunzione di acqua. E i benefici sarebbero duraturi.
Altre rivelazioni effettuate a un anno di distanza dall'inizio dello studio hanno dimostrato che la perdita di peso continua. Dopo 12 mesi coloro che hanno continuato a bere acqua prima dei pasti hanno perso in media quasi un altro chilo, mentre gli altri ne hanno ripreso più di uno.
Tutti attaccati al rubinetto, dunque? Forse, perché i dati rivelano anche reazioni diverse a seconda dell'età dei soggetti che intraprendo la dieta dell'acqua. Brenda Davy, autrice principale dello studio e professoressa associata di nutrizione al Virginia Tech, in un precedente studio del 2008 aveva gia' analizzato i benefici in termini di peso del bere acqua, dimostrando una riduzione dell'apporto calorico del 13 per cento nei soggetti in sovrappeso che consumavano acqua prima di colazione. Un suo terzo studio, questa volta del 2007, ha avuto un risultato singolare: bere acqua 30 minuti prima di un pasto riduce l'apporto calorico e la sensazione di fame negli adulti piu' anziani, ma ha poco effetto su soggetti al di sotto dei 35 anni. Non è chiaro perché, ma i ricercatori hanno sottolineato che cio' potrebbe dipendere dal fatto che gli anziani sono a maggior rischio di sovrappeso e obesità.

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Giovanni B

martedì 21 agosto 2012

Pensaci....



or ora alle 23:26

Pensaci, quante cose compriamo completamente inutili? 

Molte persone hanno l’armadio strapieno di vestiti e continuano a comprarne, spendendo davvero tanti soldi e magari si lamentano che la verdura biologica costa troppo…

Esce un nuovo tipo di cellulare e tutti corrono ad acquistarlo,
poi abbiamo bisogno della televisione 300 pollici super sottile ultra definita, 
dobbiamo cambiare la macchina anche a costo di indebitarci per anni, 

quel bel lampadario è davvero essenziale per  la nostra cucina, non importa se costa 300€, 
necessitiamo di scarpe di tutti i tipi: da ginnastica, da tennis, da passeggio, da sera, per le occasioni importanti, per andare al lavoro, per correre etc. non possiamo fare a meno di andare dalla parrucchiera una volta al mese, etc.

e poi non abbiamo tempo, non abbiamo tempo di recarci in due negozi diversi per fare le nostre spese, non abbiamo tempo per informarci dell’eventuale esistenza nel luogo in cui viviamo di un coltivatore biologico attraverso il quale acquistare verdure e frutta direttamente dal produttore, abbattendo i nostri costi e i consumi di carburante per distribuire tali merci…

Quindi mangiare biologico costa troppo?

Mangiare biologico costa ma nella maggioranza dei casi è solo una questione di priorità, nessuna delle spese elencate sopra contribuisce alla durata e alla qualità della nostra vita, e se ci appare che lo faccia è solo perchè siamo condizionati a pensarlo dalla pubblicità, che segue sempre e solo la logica del guadagno (di pochi su molti!)

Per una parte di popolazione però mangiare biologico può risultare essere davvero troppo oneroso in quanto si trova in forte difficoltà economica ed ha già da tempo eliminato tutte quelle cose superflue e inutili che ho elencato sopra, il mio consiglio per queste persone è comunque quello di informarsi,

 ( magari attraverso postazioni internet gratuite nelle biblioteche…),per acquisire una consapevolezza maggiore per quel che riguarda il cibo e imparare a scegliere nel modo migliore anche tra i prodotti “normali” o magari scoprire che alcuni prodotti biologici non sono poi così costosi o elitari come immaginavano…

Ripeto, mangiare biologico non è una cosa da ricchi o da persone con delle strane idee in testa che non si accontentano, che non gli va mai bene niente, che non si adattano: mangiare biologico deve essere una cosa per tutti, per tutti coloro che hanno capito l’importanza della loro vita, che danno valore a se stessi: il primo passo è rendersi conto di questo e iniziare a vedere i prodotti biologici semplicemente per quello che sono (o dovrebbero essere), vero cibo, al confronto dei prodotti normali che li possiamo considerare non cibo, ma un mero strumento di guadagno…

Se sei quindi in difficoltà economica ti invito a controllare bene la tua dispensa: contiene forse cibo spazzatura di cui potresti fare a meno (tipo patatine fritte, bibite, merendine prodotti già pronti etc.)?

 Potresti decidere di lasciare in negozio questo tipo di cibo (soprattutto i cibi già pronti, spendi di più che farteli da solo e fanno molto più male…), sostituendoli con materie prime biologiche ( farina, latte, uova, verdura, frutta etc.) per poi realizzare tu una torta, un piatto, spendendo lo stesso di prima ma portando in tavola del cibo vero…

Pensaci, se il tuo corpo è sano ti sarà più facile lavorare, darti da fare per uscire dalla tua situazione difficile, se il tuo corpo invece non funziona come deve tutto risulta più complicato.


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Zucchero, sale, farina, patate,................

or ora alle 22:37

Gli alimenti da 'evitare'
Farina, zucchero, sale... Quante insidie dietro la più banale lista della spesa! Molti alimenti che abitualmente consumiamo sono infatti meno semplici di quanto non appaiano e devono essere monitorati, soprattutto quando diventano ingredienti di prodotti confezionati industrialmente. Scopriamo dunque come sfatare alcuni miti, senza trascurare la percezione degli aggettivi...
Zucchero bianco. Quelli di noi un po' più "agé" ricorderanno la pubblicità che a un certo punto cominciò a imperversare con il jingle "la dieta equilibrata ha bisogno di zucchero...". Tanti anni dopo lo spot andrebbe rifatto dichiarando esattamente il contrario, almeno rispetto allo zucchero bianco. Dal boom economico a oggi il suo consumo è triplicato e sono contestualmente aumentate tutte le patologie del benessere, diabete e obesità in primis. Non solo. Che derivi da barbabietola o canna da zucchero, lo zucchero viene trattato con calce, carbone animale, zolfo e coloranti, e perde la maggior parte delle sostanze buone come i sali minerali. Per una volta gli aggettivi "raffinato" e "bianco" non hanno affatto un significato positivo... L'alternativa? Ce n'è più di una :-)
Via lo zucchero: ecco come!
Sale. Dal dolce al salato, il discorso non cambia. Consumiamo almeno il doppio della quantità di sale consigliata dall'OMS e quei cinque grammi in più ogni giorno contribuiscono a ostruire le nostre vene causando malattie cardiovascolari e ipertensione. Oltre a verificare scrupolosamente dove si nasconde il sale che assumiamo in eccedenza, possiamo anche scegliere sale integrale che ormai anche i supermercati espongono. Dal sale iodato nostrano al sale rosa dell'Himalaya, dal sale grigio di Bretagna al sale nero di Cipro, tutti insaporiscono di più, apportano una maggiore quantità di minerali buoni e stuzzicano una sana curiosità.
Bere acqua prima dei pasti aiuta a dimagrire
Farina 00. Tutto il tempo trascorso alla ricerca della farina "giusta" per la torta è stato speso invano. O meglio, avremo seguito alla lettera qualche ricetta, ma avremo anche portato a casa la farina più raffinata che — ormai lo abbiamo capito — in campo alimentare significa spesso tutt'altro che buono. In questo caso il processo di ultra-lavorazione si porta via il germe di grano, sali minerali e vitamine. Gli effetti negativi sono analoghi a quelli causati dallo zucchero bianco, diffusione di diabete e obesità in primis. Come per il sale, la soluzione è "integrale".
Pausa pranzo: cosa mangiamo?
Grassi idrogenati. Alzi la mano chi, leggendo le etichette dei prodotti confezionati, ha sussultato di fronte alla presenza dei grassi idrogenati. Da un lato per ignoranza, dall'altra per rassegnazione, li avremo messi nel carrello senza preoccuparci troppo. Peccato che siano delle vere e proprie mine vaganti, per lo più ottenute dalla lavorazione degli oli insaturi e capaci di annientare il colesterolo "buono" HDL a favore di quello "cattivo" LDL. Le conseguenze sono soprattutto a livello di circolazione sanguigna: con le vene appesantite, il sangue circola peggio e aumenta il rischio di ictus, arteriosclerosi e malattie del cuore.
Olio di palma. Difficile trovare una prescrizione alimentare che suggerisca questo tipo di olio al posto dell'extravergine di oliva. D'altronde, è anche difficile leggere il nome di quest'olio nell'indicazione degli ingredienti: più spesso si trova la generica dicitura "oli vegetali", che di per sé ci fa pensare a qualcosa di buono e leggero. L'olio di palma è un coacervo di grassi saturi: il 50% quando deriva dal frutto, addirittura l'80% quando deriva dai semi. Come per i grassi idrogenati, i rischi maggiori sono per il sistema cardio-vascolare e la soluzione per evitarli è una sola: bandire i prodotti confezionati o — quanto meno — leggere in maniera consapevole la loro etichetta. Prediligere i prodotti casalinghi e gli oli di oliva completa il piano di salvataggio.

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