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mercoledì 31 ottobre 2012


or ora alle 22:11 




Se iniziamo a chiedere ai nostri amici e parenti se ritengono di mangiare sano, una buona parte di loro ci risponderà in modo affermativo.

Tante persone sono convinte di mangiare sano, magari perchè mangiano secondo tradizione, o perchè mangiano cibi costosi, o perchè stanno attenti alle calorie etc.

Ma forse, tutte queste persone non mangiano poi così sano…

Un piccolo viaggio nella cucina dei nostri amici e parenti ci può svelare molto sul loro presunto mangiare sano :-)

Molte persone credono di mangiare sano perchè fanno questo o quello,  ecco quindi 10 miti da sfatare,
  • mangiare sano non significa mangiare poco

  • mangiare sano non significa controllare le calorie

  • mangiare sano non lo si fà solo per perdere peso

  • mangiare sano non significa mangiare tradizionale

  • mangiare sano non significa acquistare i cibi più costosi delle marche più conosciute

  • mangiare sano non significa soffrire, rinunciando a tutto ciò che è buono

  • mangiare sano non significa semplicemente acquistare prodotti biologici

  • mangiare sano non significa essere vegetariani o vegani

  • mangiare sano non significa mangiare pesce una o due volte la settimana

  • mangiare sano non significa farsi solo dei brodini
Ti sei riconosciuto in uno di quei miti del mangiare sano? E’ piuttosto probabile, la maggioranza delle persone ne abbraccia almeno uno...

Non sono tutte cose sbagliate, essere vegetariani o vegani per esempio è una buona condotta di vita ma essere vegetariani o vegani non significa necessariamente di star mangiando sano (la verdura può per esempio contenere molti pesticidi se non è di provenienza assolutamente biologica, e quindi si trasforma in un alimento non certo sano…)!

Ugualmente acquistare solo prodotti biologici non significa necessariamente di star mangiando sano: mangiare per esempio quintalate di burro è comunque dannoso, anche se il burro è biologico, lo stesso vale per le merendine biologiche, sono sempre e comunque prodotti non del tutto sani bisognosi di trattamenti non del tutto naturali per poter mantenersi nel tempo etc.

Per mangiare sano
  • è necessario controllare di non assumere troppe calorie ma allo stesso tempo controllare la qualità delle calorie che assumiamo
  • è necessario renderci conto che sono davvero poche le cose presenti al supermercato che possono considerarsi sane (scopri tutti i segreti dell’industria alimentare)
  • è necessario accettare che dovremo cucinare di più, i cibi pronti non sono quasi mai sani
  • è necessario ampliare la gamma di ciò che consideriamo cibo: siamo abituati a mangiare la pasta a mezzogiorno e la carne alla sera, ma esistono diverse alternative, le principali sono costituite dai cereali e dai legumi che offrono davvero tantissime opportunità ( ovviamente anche in questo caso è necessario valutarne bene la provenienza per essere certi che siano liberi da pesticidi etc)
  • è necessario eliminare quanto più possibile i cibi confezionati, le sottilette (davvero delle porcherie), i vari formaggini, il dado (che nella maggioranza dei casi contiene glutammato monosodico una eccitotossina che può provocare il cancro), tutti gli alimenti definiti light ( portano all’effetto contrario a quello desiderato, fanno cioè spesso ingrassare e rovinano la salute grazie agli additivi chimici che hanno al loro interno in primis l’aspartame anch’esso un’eccitotossina che può provocare cancro ed altri gravi problemi)
  • è necessario eliminare tutti i tegami e utensili da cucina costruiti in alluminio ( te ne accorgi dal peso, sono molto leggeri rispetto a quelli in acciaio e sono più opachi), con l’utilizzo rilasciano piccole particelle di alluminio nei cibi che è un veleno per l’organismo e per tutto il sistema nervoso
  • è necessario rendersi conto che quello che non fà male ora lo può fare poi: nessuno è mai morto mangiando un tubetto di patatine pringless, ma molti sono morti di cancro e le suddette patatine ( in realtà di patate ne contengono ben poche…) possono provocarlo
  • è necessario “alzare le antenne” e leggere quanto più possibile per difendersi al meglio dalla mala alimentazione: ne va della nostra vita
  • è necessario prendere coscienza dei sistemi di allevamento delle carni, degli allevamenti intensivi dove tantissimi animali convivono in pochissimo spazio e per questo si ammalano di frequente costringendo l’allevatore a somministrargli antibiotici continuamente, antibiotici che andremo poi a ritrovare nel nostro piatto
  • è necessario affrontare il problema OGM nella sua interezza, molta carne che arriva sui nostri piatti è stata alimentata con mangimi OGM in primis la soia che oramai ha riempito il mercato: è sempre più difficile per un agricoltore trovare soia non OGM
Parleremo approfonditamente nei prossimi articoli di tutte queste cose, c’è bisogno di chiarezza, c’è bisogno di rendersi conto che oggi nelle nostre città praticamente nessuno può dire: “Io mangio sano”  troppe sono le cose da valutare prima di poterlo affermare…
 
Con questo non voglio dire che allora non c’è nulla da fare come si sente spesso affermare da tanti:
quello che voglio dire è che il primo passo per iniziare a mangiare sano passa ancora una volta dalla consapevolezza, la consapevolezza di non star mangiando sano, la consapevolezza dell’importanza di farlo, la consapevolezza che continuando su questa strada gli unici che ci guadagneranno saranno le industrie alimentari e le case farmaceutiche, non certo tu, la consapevolezza che continuare su questa strada non è un comportamento da furbi, ma un comportamento da schiavi che ogni giorni si lasciano sfruttare e ogni giorno cedono parte della loro vita ai loro padroni…
 
C’è tanto di cui discutere, rifletti su questo per ora :-)
 
ti aspetto alla prossima

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martedì 30 ottobre 2012

faresoldi

http://www.faresoldie.com/dap/a/?a=413&p=www.faresoldie.com/fare-soldi-ora

by


Ciao, oggi voglio parlarti di quel fantastico frutto che è l'uva!

or ora alle 23:01

  


Prima di darti le cinque ricette che ti ho promesso ti invito a leggere l'articolo che ho pubblicato sulle proprietà dell'uva e sul suo utilizzo terapeutico, disintossicante, grazie alla "cura dell'uva"


Ma veniamo dunque alle ricette :-)

frulla o centrifuga una bella manciata di acini di uva, pennella viso e collo con il succo e lascia agire per 20 minuti.
Sciacqua con acqua tiepida.
Se vuoi renderla ancora più nutriente aggiungi un cucchiaio di miele o due cucchiai di yogurt.
*********


mescola alcuni cucchiai di farina di avena con succo di uva, devi ottenere una crema che userai per lavarti il viso. Sciacqua con acqua tiepida.

*********
2 kg di uva
Metti gli acini di uva in un tegame largo e lasciali sobbollire dolcemente ,durante la cottura gli acini si apriranno ed i semi usciranno, togli più semi possibili (aiutati con una schiumarola). Oppure, se hai pazienza, prima della cottura apri gli acini ed elimina più semi possibili, poi mettili nel tegame e lascia cuocere.

La cottura può durare anche alcune ore, dovrai ottenere una consistenza da marmellata. Se l'uva è acida aggiungi un po' di zucchero, circa 300 g, altrimenti lascia il tutto così.
Invasa quando la marmellata è ancora bollente.
Questa marmellata un tempo veniva fatta in tutte le case di campagna,spesso si aggiungevano altri tipi di frutta o anche verdura....

*********
Uva nera 1 Kg
Pasta lievitata 500 grammi
Zucchero 150 grammi
Olio d'oliva
Lavora la pasta lievitata con 4 cucchiai d'olio e 50 grammi di zucchero. Su un tavolo infarinato stendi circa metà dell'impasto ricavandone una sfoglia sottile,  cerca di dargli la forma della teglia (rettangolare) in cui la metterai.
Ungi con dell'olio d'oliva la teglia e poi stendici la sfoglia,  copri il tutto con 700 g di uva, cospargila con due cucchiai di zucchero e due cucchiai d'olio.
Stendi la pasta avanzata facendo un
 altro strato, copri con l'uva restante e sigilla bene i bordi con la sfoglia sottostante, piegandola sopra la nuova sfoglia che hai messo.
Irrora il tutto con un filo d'olio e cuoci a forno caldo per circa 35 minuti.

*********



5 kg di uva
Acquavite
Metti 5 kg di acini in una pentola senza acqua, lascia sobbollire per un'ora.
Versa in un setaccio spremendo bene, dovrai ricavare un succo.
Lascia raffreddare e per ogni litro di succo ottenuto, aggiungi un litro di acquavite ( se vuoi puoi far macerare nell'acquavite per alcuni 
giorni un pezzetto di cannella e chiodi di garofano).

Imbottiglia e lascia riposare per un mese.
Trascorso questo tempo, rifiltra e lascia invecchiare per alcuni mesi.
Molto buono servito fresco, ovviamente per avere un effetto terapeutico occorre non esagerare con le dosi!!

ciao 

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lunedì 29 ottobre 2012

La mia dieta delle intolleranze


or ora alle00:13


Con questo articolo voglio esporvi la mia personalissima dieta delle intolleranze!
Per intolleranze si intende “allergie – non allergie” secondo la definizione dell’allergologo Allen P. Kaplan. In genere le intolleranze hanno un impatto sul fisico meno incisivo delle allergie e sono provocate da fattori diversi pur provocando sintomi simili.

Sempre più di moda è la dieta delle intolleranze: ci si reca dalla dietologa e attraverso diversi sistemi, ( esami del sangue, test kinesiologici e simili), questa ci dirà quali sono gli alimenti a cui siamo intolleranti e stilerà una dieta su misura per noi.
Spesso questa dieta risulta essere efficace se ben seguita , si dimagrisce e ci si sente meglio.


La mia dieta delle intolleranze è qualcosa di un poco diverso, non ha l’obbiettivo di farti dimagrire, ma ha l’obbiettivo di farti stare sempre meglio.


La chiamo la mia dieta delle intolleranze perchè è completamente mia, se tu la proverai a seguire essa diventerà la tua dieta delle intolleranze, sarà completamente tua.
Questa dieta delle intolleranze si basa sul principio fondamentale della responsabilità del proprio corpo, della ricerca della propria salute. Può essere secondo me molto utile nel momento in cui non stiamo bene, stiamo passando un periodo in cui abbiamo spesso mal di pancia, mal di testa, nausea, etc.


La mia dieta delle intolleranze non è qualcosa di scientifico, non è un metodo speciale, non è niente di miracoloso, è solo un semplice modo per conoscere meglio le reazioni del nostro corpo e agire di conseguenza.


Sono dell’idea che ogni alimento possa potenzialmente crearci delle temporanee intolleranze, sottolineo temporanee: puoi passare un periodo in cui mangiare cipolla ti comporta problemi, per poi passarne un’altro in cui non ti comporta nessun problema…


Ecco come funziona la mia dieta delle intolleranze:

Procurati un piccolo blocco notes, ogni giorno appunterai in modo dettagliato:
  1. Cosa hai mangiato a colazione;
  2. Come sei stato durante la mattinata;
  3. Cosa hai mangiato a pranzo;
  4. Come sei stato durante il pomeriggio;
  5. Cosa hai mangiato per cena;
  6. Come sei stato la sera e la notte.
Nel momento in cui descriverai il tuo stato di salute, ti consiglio di descrivere se il disturbo di cui vorresti liberarti si è presentato o meno, se hai avuto altri piccoli disturbi o se sei stato perfettamente bene.
 
Dopo una settimana circa che scrivi questo tipo di note puoi iniziare a tirare le somme ( e comunque è bene tirare le somme anche giorno per giorno), valuta quali sono i giorni che sei stato peggio, ( se è il caso, se ritieni che altri fattori oltre al cibo possano avere influenzato la giornata appuntali per avere un quadro più chiaro e completo), cosa hai mangiato quella giornata e il giorno prima, prova a capire quale alimento potrebbe essere il colpevole.

Dal momento che hai individuato un alimento che ritieni essere il colpevole dei disturbi che hai avuto, prova ad eliminarlo dalla tua dieta per un periodo di una – due settimane. Se durante questo periodo il disturbo non si ripresenta hai fatto centro, questo però non significa che non dovrai più mangiare quell’alimento, dopo alcune settimane prova a reintrodurlo gradatamente, potresti stupirti a mangiarlo senza che esso ti provochi alcun problema semplicemente grazie a quella piccola sosta. Naturalmente tu ora sai che quell’alimento è potenzialmente pericoloso per te e non appena noterai un disturbo in futuro quello sarà il primo sospettato!

Nel caso in cui dopo aver eliminato un alimento la tua condizione di salute, i tuoi disturbi non migliorano per  nulla puoi provare con un altro, reintroducendo lentamente quello che avevi eliminato, facendo valutazioni sulla tua salute, su ciò che senti, nel modo più accurato che puoi, registrando ogni minima differenza: questo lavoro nel tempo ti darà certamente ottime soddisfazioni.
 
Potrai ritrovarti, dopo aver eliminato a turno decine di alimenti, a mangiare di tutto senza più avere nessun disturbo, con in mano una delle chiavi della tua salute.
 
Seguire questa dieta delle intolleranze è molto utile anche per coltivare la responsabilità del proprio corpo: la tua guarigione dipende da te, la tua salute dipende da te, e questo è un buon modo per scendere in campo in prima persona, per prendersi delle responsabilità alla ricerca della salute sempre migliore!
Quello che ho indicato è un piccolo schema, come ho detto è la mia dieta delle intolleranze, ognuno si faccia la sua dieta delle intolleranze: come dico sempre responsabilità prima di tutto!

P.s.
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domenica 28 ottobre 2012

Pandoro o Panettone...............

la scelta del panettoneor ora alle 12:11



Natale per molte persone significa panettone o pandoro, e Natale per molte persone significa chiudere un occhio ( più spesso tutti e due) sulla “salubrità” ( non so se esiste come parola ma mi sembra calzi :-) ) dei diversi alimenti che imbandiscono le ricche tavole di questi giorni.
Detto questo inutile dire che praticamente non esiste un panettone davvero salutare, a meno che non ve lo cuciniate voi a casa evitando di utilizzare ingredienti  quali burro, margarine, zucchero bianco, farina bianca etc.
Ma come dicevamo il Natale è per quasi tutti un momento in cui si passa sopra a queste cose e si decide di mangiare un pò di tutto, tanto poi ci penseremo con l’anno nuovo a iniziare a mangiare bene…
Non sono d’accordo con questo modo di pensare, ma ogni persona è libera di scegliere cosa è meglio per se stessa… 

(a proposito, sapevi che “crisi” significa scelta? è qualcosa di interessante su cui riflettere in questo periodo appunto di crisi… Ma torniamo al panettone)
Vediamo allora come effettuare la scelta del panettone
Abbiamo precisato che non esiste un panettone davvero sano, ma possiamo un poco limitare i danni stando attenti a qualche piccolo particolare:
  • Preferire il panettone al pandoro, quest’ultimo è più ricco di grassi e zucchero
  • Evitare i panettoni farciti: sono i peggiori e, se ci fate caso, sono quelli che vi lasciano peggio, appaiono buoni mentre si mangiano, ma subito dopo aver finito di mangiarli lasciano un fastidioso dolciastro in bocca e nella maggioranza dei casi ci pentiamo di averli mangiati!
  • Non basarsi sul prezzo, un panettone più caro non è più sano di uno meno caro (questo nella maggioranza dei casi)
  • Controllare la lista degli ingredienti facendo i dovuti confronti, ricordando che la lista è elencata in modo che i primi ingredienti che appaiono siano quelli maggiormente presenti nell’alimento: questo significa che se un panettone ha come secondo ingrediente lo zucchero e un’altro ha lo zucchero solo come quarto ingrediente, allora quest’ultimo è meno dolce del primo, lo stesso ragionamento vale per tutti gli altri ingredienti, in particolare controllare che l’immancabile scritta “aromi” sia sul fondo della lista.
  • Evitare i panettoni che contengono nella loro lista ingredienti, oltre agli immancabili zucchero, burro, mono e digliceridi degli acidi grassi, anche “grassi vegetali”, “margarina”, “olio di palma”; controllate anche la presenza di additivi chimici particolari, vengono indicati con la lettera 

Questo è tutto :-)  auguro a tutti delle buone feste piene di tutto ciò che è importante!

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sabato 27 ottobre 2012

È tempo di Arance: usi, proprietà e un liquore!


Arancie, proprietà, usi e una ricettaor ora alle 21:49

Le arance che compaiono sulle nostre tavole, hanno avuto origine da frutti provenienti dalla Cina e dal Sud-Est asiatico.

Sono un’ottima fonte di Vit C e flavonoidi, molto importanti per rafforzare il sistema immunitario e sconfiggere le infezioni virali. Contengono inoltre acido folico, acido citrico, alcune Vit. B, pectine e carotenoidi, sali minerali come potassio, calcio, magnesio, fosforo e oligoelementi come ferro, rame, zinco manganese e bromo.

Le arance sono uno dei migliori frutti invernali, molto nutritive, rimineralizzanti, tonico muscolare e dei nervi, rinfrescanti, protettive vascolari, diuretiche ed antiossidanti. Leggero lassativo. 
Contengono pochi zuccheri, quindi sono adatte anche a chi deve controllare il peso e a chi ha problemi di glicemia.

Come scegliere le arance:
 
devono essere sode e pesanti al tatto,  il colore deve essere acceso, non scegliete arance mollicce o ammaccate. Utilizzate sempre arance non trattate.
Ovviamente il modo migliore per beneficiare delle sue proprietà e quello di mangiarla fresca e di berne il succo, che va fatto e bevuto, si ritiene che dopo venti minuti dalla spremitura, il contenuto in Vit. C inizi a diminuire.

Alcuni rimedi con le arancie:

Influenza e raffreddore
Spremere un’arancia, aggiungere al succo acqua calda ed un cucchiaino di miele, bere prima di andare a dormire.

Disintossicazione e drenaggio:
Far bollire per 15 minuti un’arancia e tre limoni tagliati a spicchi in un litro di acqua, aggiungere un cucchiaio di miele, far bollire ancora alcuni minuti. Bere durante la giornata.

Maschera per il viso antirughe:
Prendere degli spicchi di arancia e ridurli in poltiglia, applicarli sul viso per 15 minuti, togliere la maschera e lavarsi il viso con acqua tiepida.

Contro le tarme : 
Fare dei sacchettini con scorze di arance secche e chiodi di garofano, appenderli negli armadi.

Ed ecco la ricetta di oggi :-)
Liquore arancia e miele
Ingredienti:
  • 500 g di alcool a 95°
  • 4 arance non trattate
  • 2 limoni
  • 350 g di miele di acacia
  • 1 bastoncino di cannella o se preferite un pezzo di baccello di vaniglia
  • 3 bacche di ginepro
  • 500 ml di acqua.
Con un pelapatate togliete la scorza alle arance ed ai limoni, mettete le scorze in un vaso con l’alcool e tutti gli ingredienti.
Lasciate in infusione per un mese, ogni tanto agitate il vaso. 
Trascorso questo periodo, filtrate ed imbottigliate. 
Prima di consumare aspettare per almeno tre mesi.
Ottimo tonico e ricostituente. 
Molto buono anche servito fresco.

www.filosofandogiovbortoli.com

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giovedì 25 ottobre 2012

Energy training


or ora alle 22:13

La soluzione perfetta a ogni problema di salute

Se sei stufo di stanchezza, debolezza, malanni, cali di energia 
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Un caro saluto,

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giovedì 18 ottobre 2012

Stop a mal di schiena e cervicale in mezz’ora e cervicalli



or ora alle 20:51


Mal di schiena, cervicale, sono disturbi che colpiscono una grossa fetta della popolazione.

In genere il problema viene affrontato in modo passivo, resistendo al dolore e assumendo antidolorifici e antinfiammatori ( che abbiamo visto non essere così sicuri come si crede.. -  leggi anche qui).
Ma non è questa la soluzione…
 

Stop a mal di schiena e cervicale in mezz’ora!

 Esistono diverse soluzioni, ma oggi voglio parlarvi di qualcosa di semplice che ho scoperto da non troppo tempo ma davvero molto efficace che tutti possono mettere in pratica spendendo non più di mezz’ora due-tre volte la settimana.

È stata davvero un’ottima scoperta :-)
Si tratta della Zaryadka.
Zarya che?
La Zaryadka è un semplice insieme di esercizi teso a rendere sciolto il tuo corpo.

Non si tratta di esercizi strani o difficili da eseguire, sono esercizi accessibili a tutti e a tutti portano notevoli benefici, l’importante però è eseguirli nella giusta maniera ;-)
La routine della zaryadka è composta da esercizi per:
  • occhi
  • collo
  • spalle, mani e polsi
  • caviglie
  • ginocchia
  • anche
  • torace
  • schiena
  • diaframma
L’obbiettivo è rendere tutto il tuo corpo più elastico e flessibile. Questo eliminerà in modo naturale la maggioranza delle cause di mal di schiena e cervicale riportandoti in salute. 

I miglioramenti sono tangibili già dalle prime esecuzioni.
La routine non richiede più di mezz’ora e già dalla prima esecuzione regala una sensazione di libertà e di rilassamento.



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mercoledì 17 ottobre 2012

Il limone


or ora alle 23:13


Il limone proviene come le arance, dal Sud–Est asiatico, è molto sensibile al freddo, molto di più di altri agrumi.
A differenza di altri agrumi però, il limone fiorisce e fruttifica più volte l’anno.


Come scegliere i limoni:
il colore deve essere un bel giallo intenso (sono più dolci delle varietà più chiare e hanno più succo) e sodi al tocco, limoni rugosi o con la buccia indurita o ammuffita vanno evitati.

Il succo va spremuto e consumato subito, per favorirne l’azione bisogna assumerlo mezz’ora prima della colazione o del pasto.
I Limoni sono molto ricchi di vit. C ( per questo motivo erano usati dai marinai contro lo scorbuto).
La vit C ha un effetto molto importante nel fissare il calcio ed un effetto dissolvente delle sostanze inquinanti e dei grassi contenuti nel sangue. Ha un effetto antiossidante e favorisce la produzione di collagene, quella sostanza che tiene unite le cellule e che è di aiuto per la guarigione di tagli e ferite.
I limoni sono ricchi di altre sostanze come:
  • il limonene che limita i danni alle cellule,
     
  • l’acido citrico ed i citrati che regolano naturalmente l’acidità ,molti pensano erroneamente che il succo di limone sia acidificante, invece questo succo è alcalinizzante ed antiacido gastrico ed ha notevoli proprietà toniche, antidiarroiche e diuretiche. L’uso quotidiano di succo di limone può essere di aiuto in tutti quei casi che sono accompagnati da elevata acidità nell’organismo: colesterolo alto, difficoltà ad eliminare acido urico, reumatismi, artrite, diabete, ipertiroidismo, ecc…
     
  • Vit A che mantiene i tessuti giovani, importante per la crescita,
     
  • Vit .del gruppo B che sono importanti per il sistema nervoso, la nutrizione e la pelle,
     
  • Vit. PP che protegge i vasi circolatori,
     
  • Sali minerali : Calcio – Ferro- Silice – Fosforo – Manganese – Rame – Potassio
     
Sin dall’antichità il limone è considerato una vera e propria panacea in quanto è:
  • Antisettico, 
  • Battericida, 
  • Attivatore dei globuli bianchi (difese immunitarie),
  • Rinfrescante, 
  • Febbrifugo, 
  • Tonico del sistema nervoso e simpatico, 
  • Tonico cardiaco, 
  • Disintossicante, 
  • Diuretico, 
  • Antireumatìco, 
  • Antigottoso, 
  • Antiatritico, 
  • Calmante, 
  • Antiacido gastrico,
  • Antiscorbutico, 
  • Fluidificante sanguigno, 
  • Ipotensore (abbassa la pressione troppo alta), 
  • Depurativo, 
  • Remineralizzante, 
  • Antianemico, 
  • Stimolatore gastro-epatico-pancreatico, 
  • Emostatico, 
  • Carminativo (aiuta ad espellere i gas in eccesso), 
  • Vermifugo, 
  • Antipruriginoso.
L’uso costante di succo di limone è sconsigliato a chi soffre di:
  • Malattie renali, 
  • Gravi malattie epatiche, 
  • Rachitismo,
  • Artrite cronica a stadio avanzato,
  • Iperacidità gastrica cronica, 
  • Astenia grave,
Quindi in tutte le malattie nelle quali l’organismo ha perso la capacità di trasformare ,nel corso della digestione,l’acido citrico in carbonati.

 Limone: usi e proprietà

Ecco qui alcune idee su come utilizzare il limone con le sue fantastiche qualità!
 
Maschera viso:
per dare luminosità alla pelle, spremete il succo di un limone, unitevi due cucchiai di miele o più se risulta troppo liquido, stendete sul viso, lasciate agire per mezz’ora e togliete con acqua tiepida.
Maschera per pelle grassa:montare un albume di uovo, unirvi un cucchiaio di succo di limone, mettete sul viso e lasciate agire per mezz’ora, naturalmente dovete evitare il contorno occhi. In poco tempo la maschera seccherà, lavatevi con acqua tiepida.
Per le gengive:il massaggio con succo di limone calma le gengive e blocca i sanguinamenti, per una buona pulizia dei denti, aggiungere alcune gocce di succo di limone ad un normale dentifricio.
 
Bibita rinfrescante:centrifugate 4 mele, unitevi il succo di un limone e poca acqua, servite fresco.
Liquore camomilla e limone (digestivo e rilassante)
Ingredienti:
1 limone
50 g di fiori camomilla
30 g di radice di tarassaco
Un pizzico di semi di finocchio o cumino o anice
300 g di zucchero
300 g di acqua
300 g alcool a 95°
Mettere in un vaso di vetro da un litro, i fiori di camomilla, la radice di tarassaco, la buccia del limone + metà della polpa, i semi di finocchio e l’alcool.
Lasciare macerare il tutto per 15 giorni.
Scaldare l’acqua, versarvi lo zucchero e farlo sciogliere bene.
Lasciar raffreddare.
Aggiungere lo sciroppo al contenuto del vaso e lasciar riposare ancora per 4 settimane.
Trascorso questo tempo, filtrare ed imbottigliare.
Lasciar maturare ancora per circa tre mesi.
Buono anche servito fresco.




domenica 14 ottobre 2012

È tempo di zucca, ecco qui alcune ricette con la zucca!


ricette con la zuccaor ora alle 21:44


E’ tempo di zucca, questo bell’ortaggio colorato tipico dell’autunno!

Le zucche appartengono alla famiglia delle cucurbitacee. Sono originarie del Centro America, dopo la scoperta dell’America furono portate in Europa ed Asia dove la produzione ha superato quella americana.

Le zucche sono un ottimo alimento che fornisce polpa e semi, (le zucchine contengono più acqua delle zucche invernali e quindi sono meno nutrienti).

Sono un ottimo alimento per chi vuole dimagrire perché contengono pochissime calorie, sono ricche di fibre, carotenoidi, potassio, fosforo, calcio e vitamine del gruppo b.

Quando scegliete una zucca assicuratevi che abbia il colore, la forma e la consistenza caratteristiche della sua varietà. La buccia non deve avere ammaccature, datele dei leggeri colpetti, se è matura emette un suono sordo.

La zucca intera può essere conservata per l’inverno in ambiente fresco ed asciutto, senza troppa luce.

I semi della zucca sono usati come prevenzione delle disfunzioni alle vie urinarie, in più l’olio di semi di zucca è un antinfiammatorio naturale che inibisce l’infiammazione del tessuto prostatico evitando che i tessuti si gonfino, causando una tra le infiammazioni più comuni della prostata.

Ma ecco due ricette con la zucca che potete provare subito:
  • Maschera per pelle grassa
Ingredienti: una fetta di zucca cotta al forno o a vapore, un bel cucchiaio di yogurt
Frullate la zucca con lo yogurt, dovete ottenere come una crema spalmabile.
Metterla sul viso e lasciare agire per circa trenta minuti. Sciacquate con acqua tiepida.

Ed ecco invece un’altra ricetta con la zucca più “culinaria” questa volta :-) 
  • Orzo con zucca e funghi
Ingredienti:
150 gr di orzo,
100 gr di zucca, 
1 scalogno piccolo,
un pugnetto di funghi, 
olio extravergine d'oliva, 
prezzemolo. 
Tritate i funghi, la quantità è a piacere.
Tagliate la zucca a dadini. Tritate lo scalogno.
Fate soffriggere lo scalogno in poco olio per qualche minuto, unite l'orzo, i funghi a pezzetti, 
la zucca e 500 ml di acqua (o brodo vegetale). 
Proseguite la cottura a fiamma media per 20 minuti circa (se usate l’orzo perlato). 
A fine cottura, aggiungere ancora un filo d'olio d'oliva ed una spruzzata di prezzemolo fresco tritato.

Buon appetito :-)

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