Translate

lunedì 29 ottobre 2012

La mia dieta delle intolleranze


or ora alle00:13


Con questo articolo voglio esporvi la mia personalissima dieta delle intolleranze!
Per intolleranze si intende “allergie – non allergie” secondo la definizione dell’allergologo Allen P. Kaplan. In genere le intolleranze hanno un impatto sul fisico meno incisivo delle allergie e sono provocate da fattori diversi pur provocando sintomi simili.

Sempre più di moda è la dieta delle intolleranze: ci si reca dalla dietologa e attraverso diversi sistemi, ( esami del sangue, test kinesiologici e simili), questa ci dirà quali sono gli alimenti a cui siamo intolleranti e stilerà una dieta su misura per noi.
Spesso questa dieta risulta essere efficace se ben seguita , si dimagrisce e ci si sente meglio.


La mia dieta delle intolleranze è qualcosa di un poco diverso, non ha l’obbiettivo di farti dimagrire, ma ha l’obbiettivo di farti stare sempre meglio.


La chiamo la mia dieta delle intolleranze perchè è completamente mia, se tu la proverai a seguire essa diventerà la tua dieta delle intolleranze, sarà completamente tua.
Questa dieta delle intolleranze si basa sul principio fondamentale della responsabilità del proprio corpo, della ricerca della propria salute. Può essere secondo me molto utile nel momento in cui non stiamo bene, stiamo passando un periodo in cui abbiamo spesso mal di pancia, mal di testa, nausea, etc.


La mia dieta delle intolleranze non è qualcosa di scientifico, non è un metodo speciale, non è niente di miracoloso, è solo un semplice modo per conoscere meglio le reazioni del nostro corpo e agire di conseguenza.


Sono dell’idea che ogni alimento possa potenzialmente crearci delle temporanee intolleranze, sottolineo temporanee: puoi passare un periodo in cui mangiare cipolla ti comporta problemi, per poi passarne un’altro in cui non ti comporta nessun problema…


Ecco come funziona la mia dieta delle intolleranze:

Procurati un piccolo blocco notes, ogni giorno appunterai in modo dettagliato:
  1. Cosa hai mangiato a colazione;
  2. Come sei stato durante la mattinata;
  3. Cosa hai mangiato a pranzo;
  4. Come sei stato durante il pomeriggio;
  5. Cosa hai mangiato per cena;
  6. Come sei stato la sera e la notte.
Nel momento in cui descriverai il tuo stato di salute, ti consiglio di descrivere se il disturbo di cui vorresti liberarti si è presentato o meno, se hai avuto altri piccoli disturbi o se sei stato perfettamente bene.
 
Dopo una settimana circa che scrivi questo tipo di note puoi iniziare a tirare le somme ( e comunque è bene tirare le somme anche giorno per giorno), valuta quali sono i giorni che sei stato peggio, ( se è il caso, se ritieni che altri fattori oltre al cibo possano avere influenzato la giornata appuntali per avere un quadro più chiaro e completo), cosa hai mangiato quella giornata e il giorno prima, prova a capire quale alimento potrebbe essere il colpevole.

Dal momento che hai individuato un alimento che ritieni essere il colpevole dei disturbi che hai avuto, prova ad eliminarlo dalla tua dieta per un periodo di una – due settimane. Se durante questo periodo il disturbo non si ripresenta hai fatto centro, questo però non significa che non dovrai più mangiare quell’alimento, dopo alcune settimane prova a reintrodurlo gradatamente, potresti stupirti a mangiarlo senza che esso ti provochi alcun problema semplicemente grazie a quella piccola sosta. Naturalmente tu ora sai che quell’alimento è potenzialmente pericoloso per te e non appena noterai un disturbo in futuro quello sarà il primo sospettato!

Nel caso in cui dopo aver eliminato un alimento la tua condizione di salute, i tuoi disturbi non migliorano per  nulla puoi provare con un altro, reintroducendo lentamente quello che avevi eliminato, facendo valutazioni sulla tua salute, su ciò che senti, nel modo più accurato che puoi, registrando ogni minima differenza: questo lavoro nel tempo ti darà certamente ottime soddisfazioni.
 
Potrai ritrovarti, dopo aver eliminato a turno decine di alimenti, a mangiare di tutto senza più avere nessun disturbo, con in mano una delle chiavi della tua salute.
 
Seguire questa dieta delle intolleranze è molto utile anche per coltivare la responsabilità del proprio corpo: la tua guarigione dipende da te, la tua salute dipende da te, e questo è un buon modo per scendere in campo in prima persona, per prendersi delle responsabilità alla ricerca della salute sempre migliore!
Quello che ho indicato è un piccolo schema, come ho detto è la mia dieta delle intolleranze, ognuno si faccia la sua dieta delle intolleranze: come dico sempre responsabilità prima di tutto!

P.s.
Se ti è piaciuto questo articolo clicca qui sotto e condividilo su facebook, twitter o google+.


by






Nessun commento:

Posta un commento